Scegliere di non votare è una decisione personale e legittima. Tuttavia, quando un pubblico ufficiale invita all'astensione, si entra in un territorio giuridicamente delicato. Secondo l'articolo 98 del Testo Unico delle leggi elettorali, chiunque ricopra una carica pubblica e cerchi di "costringere" o anche solo "indurre" all'astensione è punibile con la reclusione da sei mesi a tre anni . Dalla Gazzetta Ufficiale
Recentemente, dichiarazioni di figure istituzionali come il presidente del Senato, Ignazio La Russa, e altri esponenti politici, che hanno espresso pubblicamente l'intenzione di promuovere l'astensione ai referendum dell'8 e 9 giugno, hanno sollevato interrogativi sulla conformità di tali affermazioni alla normativa vigente . È importante ricordare che la legge mira a garantire la libertà e la segretezza del voto, proteggendo l'elettore da pressioni indebite, specialmente da parte di coloro che detengono posizioni di potere. Pertanto, mentre il dibattito politico è essenziale in una democrazia, è fondamentale che esso si svolga nel rispetto delle regole stabilite per tutelare l'integrità del processo elettorale.
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AutoreRoby Ferrari Archivi
Giugno 2025
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