9 maggio: “L’Ultimo giorno di Gaza” – La parola contro il silenzio delle armi Oggi, 9 maggio, mentre l’Europa celebra la propria unificazione, la società civile italiana e internazionale si mobilita per un’altra causa urgente: fermare il genocidio in corso nella Striscia di Gaza. Con l’operazione Gaza Last Day – L’Ultimo Giorno di Gaza, centinaia di persone si sono date appuntamento nelle piazze, nei teatri, nelle scuole e sul web per chiedere la fine di una strage che si sta consumando sotto gli occhi del mondo. Dietro l’iniziativa, nomi noti del panorama culturale italiano – tra cui Paola Caridi, Tommaso Montanari, Claudia Durastanti – e una lunga lista di associazioni e collettivi (ARCI, Fabbrica GKN, CSD Peppino Impastato…). L’appello è chiaro: “Non possiamo restare in silenzio. Usiamo la rete, le parole, la presenza per dare voce a chi è stato ridotto al silenzio dalle bombe, dalla fame, dalla sete”. Attraverso gli hashtag #gazalastday e #ultimogiornodigaza, la protesta si è fatta anche digitale, coinvolgendo artisti, intellettuali e cittadini comuni. La parola diventa gesto politico, memoria viva, atto di resistenza. Un grido condiviso: fermare il massacro e chiedere conto alle istituzioni che, invece di condannare, continuano a finanziare la guerra e il suo orrore. Il 9 maggio è diventato così un giorno di consapevolezza collettiva: una presa di posizione etica prima che politica. Non possiamo più permetterci di essere spettatori. Come scrivono gli organizzatori: “Siamo noi. Noi europei. A noi verrà chiesto conto della loro morte. Perché a compiere la strage è un nostro alleato.” Anche in Spagna, a Madrid, si scende in piazza: la società civile chiede lo stop immediato al commercio di armi con Israele, dopo che sono state rese pubbliche 134 operazioni tra aziende israeliane e il governo spagnolo dal 7 ottobre 2023. Un altro segnale che la coscienza europea, forse, si sta svegliando. “Guardarci negli occhi, e riconoscerci per quello che siamo. Umani.” Questo è il vero appello del 9 maggio. Un richiamo alla dignità, alla giustizia, alla pace. Che è, in fondo, anche un dovere della parola poetica. Leggi l'articolo completo qui: https://www.lindipendente.online/2025/05/09/oggi-e-lultimo-giorno-di-gaza-mobilitazioni-in-tutta-italia-contro-il-genocidio/
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